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EMERGENZA COVID-19

REDDITO ULTIMA ISTANZA

Cassa Forense

Oggetto: “Reddito di ultima istanza”: modalità di accesso

Il Decreto interministeriale del 28 marzo 2020, pubblicato oggi, ha esteso anche ai liberi professionisti iscritti alle gestioni previdenziali di categoria, la medesima indennità di 600 euro, già prevista per gli altri lavoratori autonomi, a sostegno del reddito in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

La relativa domanda andrà presentata a Cassa Forense, esclusivamente con modalità telematica, attraverso l’apposita procedura che sarà attivata nell’area riservata del sito Internet dell’Ente, a partire dalle ore 12.00 del 1°/4/2020.

 

Modalità operativa per la domanda in allegato

MODULO AUTOCERTIFICAZIONE

Modulo autocertificazione: SCARICA QUI quello aggiornato al 26 marzo

UDIENZA DA REMOTO

CSM e CNF hanno approvato due protocolli

I protocolli indicano le modalità di attuazione delle norme contenute nell’articolo 83, comma 7 lettere f) (udienze civili tramite collegamento da remoto) e h (udienze civili tramite trattazione scritta) e comma 12 (video conferenza nel sistema penale) del Decreto Legge n. 18/2020, per le cause non differibili per il periodo fino al 15 aprile (almeno al momento) e per tutte le altre, dal 15 aprile al 30 giugno 2020. 

I protocolli segnalano le modalità di rinvio fuori udienza e di svolgimento delle udienze civili e penali, nonché delle relative camere di consiglio, mediante collegamenti da remoto e incentivano la trasmissione degli atti urgenti per via telematica. Oltre a raccomandazioni sull’organizzazione dei servizi (predisposizione di turni per quelli indifferibili) e per gli uffici in particolare difficoltà, le linee guida – in vista della seconda fase di metà aprile – invitano i dirigenti a programmare tempestivamente l’attività, compresa la decisione dei rinvii di udienze, alla luce dell’esigenza prioritaria di contrasto del contagio.

Lo scopo è quello di fornire una cornice unitaria alla regolamentazione degli uffici giudiziari per lo svolgimento delle udienze civili e penali.  Gli uffici giudiziari e i Consigli dell’Ordine locali potranno a loro volta stipulare protocolli sulla falsariga di questi, predisposti anche con la partecipazione della Direzione dei servizi informativi del ministero della Giustizia (DGSIA).

Nello specifico, per quanto riguarda le udienze civili, sono state stabilite le modalità di invito e convocazione delle parti da svolgersi in videoconferenza e tramite trattazione scritta. Quanto a queste ultime,  difensori depositeranno in via telematica nel termine assegnato ai sensi del punto n.1) note scritte, da denominarsi “note di trattazione scritta” (o dicitura similare),  contenenti istanze e conclusioni, redatte nel rispetto dei principi di sinteticità e chiarezza, con un iniziale prospetto di sintesi dell’oggetto e della tipologia delle istanze (ad es. inibitoria; istanza ex art. 348 bis, ecc.), se del caso tramite rinvio a quelle già formulate in atto già depositato. Inoltre, al fine di agevolare la trattazione dei procedimenti costituiti in parte da atti e documenti cartacei e in parte già in formato digitale, è richiesta la collaborazione degli avvocati per l'invio degli atti non attinti dal fascicolo telematico. L’adesione dell'avvocato a questa modalità è assolutamente volontaria, tenuto conto che potrebbe non avere la contestuale disponibilità degli atti e documenti richiesti. Nel caso in cui si verificasse questa ipotesi, l'avvocato potrà farne comunicazione al giudice che ha fissato l'udienza, rappresentandogli la propria impossibilità di allegazione, e la causa sarà rinviata ad altra udienza.

Dal canto suo DGSIA dovrà garantire ai magistrati togati (inclusi i MOT) ed onorari le dotazioni hardware e software necessarie alla trattazione delle controversie con collegamento da remoto; con effettività e tempestività, garantire l’assistenza tecnica necessaria ai singoli magistrati o ai cancellieri che assistono il giudice in udienza anche tramite n. verde 800 868 444.

Il 10 marzo scorso DGSIA ha inviato una mail a tutti i giudici  e cancellieri con il link relativo all’avvio della “stanza virtuale”.

I casi di malfunzionamento della rete dovranno essere tempestivamente segnalati per il necessario rinvio delle udienze.

 Il protocollo, vigente per il solo periodo dell’emergenza sanitaria, prevede inoltre la possibilità di comunicare al giudice che la causa può essere differita, perché manca il requisito dell'urgente trattazione.

Videoconferenze. IN ambito penale, vale la pena di segnalare che il protocollo prescrive che  la norma del decreto Cura Italia, che indica nelle video conferenze o nelle piattaforme Skype Business e Teams le modalità con le quali procedere alle udienze indifferibili vada letta unitamente all’articolo 146 del codice di porcedyra penale, per il quale un ausiliario abilitato ad assistere il giudice in udienza, designato dal giudice o, in caso di urgenza, dal presidente,  è presente nel luogo ove si trova l’imputato e ne attesta l’identità dando atto che non sono posti impedimenti o limitazioni all’esercizio dei diritti e delle facoltà a lui spettanti.

“Si tratta di una prescrizione che deve comunque essere rispettata atteso che, a prescindere dal diverso rango dei provvedimenti, appare impensabile che il detenuto possa da solo partecipare da remoto senza la presenza di qualcuno presente nel corso della udienza, anche per risolvere qualsiasi problema che si dovesse presentare. Appare significativo in questo senso valutare che i provvedimenti già adottati in diversi uffici giudiziari subito dopo l’entrata in vigore del decreto hanno tutti previsto la presenza dell’ufficiale di P.G”, si legge nel protocollo.

Protocolli per il periodo di emergenza da epidemia Covid-19 in due fasi individuate: quella in corso fino al 15 aprile e la seconda dal 15 aprile al 30 giugno 2020

UDIENZE DA REMOTO

CSM circolari e risoluzioni - VII commissione 01 aprile 2020

Emergenza COVID-19 Con delibera 26 marzo 2020, su proposta della VII commissione, è stata approvata una nuova risoluzione per gli uffici giudiziaria, relativa all’emergenza Covid-19, mossa dalla ratio di contenere il diffondersi dell’epidemia. Quanto ai rinvii delle udienze penali, si suggerisce di individuare modalità tali da contenere l’aggravio di adempimenti processuali e evitare rischi di contagio, utilizzando il rinvio fuori udienza o individuando – nel caso di rinvio in udienza - un unico difensore. Per le udienze che invece devono essere tenute, si suggerisce di utilizzare i collegamenti da remoto, auspicando la sottoscrizione di protocolli con gli ordini forensi, eventualmente utilizzando il modello elaborato da CSM, CNF e DGSIA, che contiene mere indicazioni operative. Si invita altresì a incentivare, anche mediante protocolli, la trasmissione in via telematica degli atti urgenti, Per le udienze civili, si invita a disporre i rinvii con provvedimenti telematici, attraverso modelli predisposti dalla STO e da importare nella consolle, valutando l’opportunità di rinviare a data successiva al 30 giugno 2020, onde evitare ulteriori differimenti e aggravi per il personale di cancelleria. Quanto ai procedimenti indifferibili, si invita a promuovere lo svolgimento dell’udienza mediante collegamenti da remoto o mediante la c.d. trattazione scritta (nel caso in cui debbano essere presenti soggetti diversi da difensori e parti). A tal fine, si auspica la sottoscrizione di protocolli con gli ordini forensi, eventualmente utilizzando il modello elaborato da CSM, CNF e DGSIA, che contiene mere indicazioni operative. Le camere di consiglio, invece, potranno essere svolte da remoto. Infine, si invita ad incentivare il deposito e la trattazione in forma telematica delle eventuali istanze delle parti. Quanto alla “dichiarazione di urgenza”, si invita a contemperare la gravità del pregiudizio con la salvaguardia della salute pubblica. Quanto agli uffici minorili e agli uffici di sorveglianza, si invita a utilizzare il rinvio fuori udienza o a individuare – nel caso di rinvio in udienza - un unico difensore. Per le udienze che invece devono essere tenute, si suggerisce di utilizzare i collegamenti da remoto (anche in considerazione del fatto che anche i componenti privati possono partecipare tramite invito all’udienza da remoto). Quanto alle procedure da utilizzare per l’adizione dei provvedimenti organizzativi, si invitano i dirigenti degli uffici ad adottare i provvedimenti stessi coinvolgendo i magistrati dell’ufficio, il personale amministrativo e l’avvocatura. Tali provvedimenti dovranno essere trasmessi al Consiglio, al fine di consentire a quest’ultimo la piena conoscenza della situazione, ferma restando la necessità di seguire le procedure ordinarie ove tali provvedimenti comportino variazioni alla tabella o al progetto organizzativo. Nello specifico, dovranno essere organizzati i turni dei magistrati per garantire udienze e atti indifferibili, utilizzando – per quelli non di turno – il godimento di ferie arretrate o comunque lo svolgimento di attività lavorativa da remoto. Per gli uffici che possano trovarsi in particolari situazioni di emergenza e quindi nell’impossibilità di garantire le attività essenziali, si indica come soluzione l’assegnazione di un magistrato distrettuale o l’applicazione infradistrettuale, anche in deroga alle disposizioni della vigente circolare sulle applicazioni, con decreto motivato immediatamente esecutivo che dia conto delle 1/4/2020 Visualizzazione Contenuto  esigenze imprescindibili dell’ufficio e della durata dell’applicazione (tempo pieno o parziale, o per singole udienze/procedimenti). Vengono anche indicati i criteri di individuazione del magistrato da applicare e la procedura per il parere del Consiglio giudiziario. Quanto ai Consigli giudiziari, si indica come modalità di trattazione degli affari urgenti lo svolgimento da remoto delle sedute. Infine, vengono sospesi o prorogati i termini relativi a: tabelle di organizzazione e progetti organizzativi, programmi di gestione, interpelli per applicazione extradistrettuale, le tabelle feriali. Infine, si invitano tutti i magistrati ad utilizzare gli applicativi ministeriali, RID e MAGRIF a supportare magistrati e personale amministrativo, Ministero della Giustizia e SSM ad adottare tutte le iniziative per garantire supporto tecnico, formazione e infine, il Ministero della Giustizia a valutare l’adozione delle misure normative volte a favorire l’utilizzo della videoconferenza. *** Con delibera 1 aprile 2020, è stata approvata una risoluzione per gli uffici giudiziari minorili, relativa all’emergenza Covid-19, che integra quella del 26 marzo 2020, offrendo a tali uffici un modello di protocollo (realizzato con DGSIA e CNF) per la celebrazione delle udienze civili da remoto. Inoltre, si ribadisce la necessità di trasmissione degli atti con modalità telematiche. *** Adottata su proposta della VI e della VII commissione, la risoluzione per gli uffici giudiziari del 5 marzo 2020, relativa all’emergenza Covid-19, invita i dirigenti degli uffici ad adottare le misure necessarie a contenere il rischio di contagio, anche sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie. Si chiede inoltre al Ministro della Giustizia, ai sensi dell'art. 10 l. 195/58, di valutare l’adozione di misure normative specifiche. *** Nella risoluzione per gli uffici giudiziari, relativa all’emergenza Covid-19, dell'11 marzo 2020 si invitano i dirigenti degli uffici ad adottare i provvedimenti organizzativi necessari coinvolgendo i magistrati dell’ufficio, il personale amministrativo e l’avvocatura. Tali provvedimenti dovranno essere trasmessi al Consiglio, al fine di consentire a quest’ultimo la piena conoscenza della situazione, ferma restando la necessità di seguire le procedure ordinarie ove tali provvedimenti comportino variazioni alla tabella o al progetto organizzativo. Quanto ai rinvii delle udienze penali, si suggerisce di individuare modalità tali da contenere l’aggravio di adempimenti processuali e evitare rischi di contagio, eventualmente individuando – nel caso di rinvio in udienza - un unico difensore. Per le udienze che invece devono essere tenute, si suggerisce di acquisire preventivamente la richiesta di procedere alla trattazione, al fine di organizzare la videoconferenza. Per le udienze civili, si invita al deposito telematico del provvedimento, attraverso modelli da importare nella consolle. Inoltre, vengono sospesi o prorogati i termini per i programmi di gestione, gli interpelli per applicazione extradistrettuale, le tabelle feriali e i pareri sugli aumenti della pianta organica. Infine, si invitano Ministero della Giustizia e SSM ad adottare tutte le iniziative per garantire supporto tecnico e formazione